Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11901 del 18 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11901PEN

Massima

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La falsificazione di una carta d'identità, realizzata mediante la contraffazione dell'impronta del sigillo e non già mediante l'uso di un sigillo contraffatto, integra il reato di cui all'art. 468 c.p. (contraffazione di pubblici sigilli o uso di sigilli contraffatti), essendo tale condotta riconducibile alla nozione di "contraffazione professionale e multipla" che si esplica normalmente a mezzo di un sigillo contraffatto. La qualificazione giuridica del fatto è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale, nell'esercizio di tale potere, non è vincolato dalla contestazione originaria, potendo procedere alla riqualificazione del fatto in base agli elementi emersi nel corso del giudizio. Il rifiuto delle attenuanti generiche, adeguatamente motivato, non è censurabile in sede di legittimità, in quanto espressione di un apprezzamento di fatto riservato al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mar - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bo. Gi. nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Renzo;

Sentito il Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. Cedrangolo Oscar che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 20 novembre 2002 il G.I.P. presso il Tribunale di Torino …

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