La valutazione di impatto ambientale (VIA) di un progetto, seppur formalmente scindibile in più interventi, può essere condotta in un unico procedimento e provvedimento qualora i diversi interventi siano sostanzialmente e finanziariamente unitari, in quanto l'ampliamento di una discarica costituisce un passaggio necessario e fondamentale per il reperimento delle risorse economiche che consentono la realizzazione di un contestuale progetto di bonifica di un sito contaminato. La nozione di "progetto" sottoposto a VIA, in conformità al diritto comunitario, non riguarda soltanto il singolo impianto od opera isolatamente considerato, ma può ricomprendere anche più interventi avvinti da un nesso tecnico, organizzativo o finanziario che li renda un tutto inscindibile. Nell'ambito della VIA, la valutazione della sostenibilità economica del progetto presentato, seppur non espressamente prevista tra le finalità della procedura, risulta intrinseca e prioritaria a qualunque giudizio, essendo evidente che sarebbe contrario ai canoni di buona amministrazione la formulazione di un giudizio di impatto ambientale su un progetto palesemente non serio, irrealizzabile, non fattibile o economicamente sproporzionato e non sostenibile finanziariamente dal soggetto proponente. La valutazione delle alternative progettuali, compresa l'opzione zero, nell'ambito della VIA, deve essere condotta con logica comparativa, senza che sia necessario un esame analitico di tutte le possibili alternative, essendo sufficiente l'analisi delle principali alternative, in conformità all'art. 22 del d.lgs. n. 152/2006. Nell'ambito della VIA, l'Amministrazione gode di ampi margini di discrezionalità tecnica, sindacabili solo in caso di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non essendo consentito al giudice amministrativo di sostituirsi alle valutazioni dell'Amministrazione. L'ampliamento di una discarica esistente, finalizzato alla realizzazione di un progetto di bonifica di un sito contaminato, può essere autorizzato in deroga al divieto generale di ampliamento delle discariche, ai sensi dell'art. 15, comma 2, lett. b) delle N.T.A. del Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e speciali, non essendo necessario che l'ampliamento sia strettamente limitato al quantitativo di rifiuti provenienti dalla bonifica, ma potendo essere autorizzato anche in misura superiore, purché funzionale alla sostenibilità economica dell'intervento di bonifica.