Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4796 del 5 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4796PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione degli elementi di prova a quella effettuata dai giudici di merito, la cui discrezionalità nell'apprezzamento delle risultanze processuali è insindacabile in sede di cassazione, purché la motivazione sia logica e coerente. Pertanto, i motivi di ricorso che si risolvono in una mera rilettura e rivalutazione degli elementi probatori, senza denunciare specifici vizi logico-giuridici della motivazione, sono inammissibili, in quanto estranei ai poteri della Corte di cassazione, la quale deve limitarsi a verificare la correttezza dell'iter argomentativo seguito dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 252/2012 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 31/01/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;
Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr.ssa ((omissis)), ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (O…

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