Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 18516 del 18 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18516PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") è inammissibile qualora i motivi di impugnazione non rientrino tra quelli tassativamente previsti dalla legge. In tali casi, il giudice di legittimità può pronunciare l'inammissibilità del ricorso senza formalità procedurali, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in applicazione del principio secondo cui la colpa nella proposizione dell'impugnazione non può essere esclusa. Il principio di diritto affermato mira a garantire la ragionevole durata del processo e l'effettività del giudicato, evitando impugnazioni meramente dilatorie o pretestuose avverso sentenze emesse a seguito di un accordo tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/11/2019 del GIP TRIBUNALE di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANCUSO LUIGI FABRIZIO.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Avverso il provvedimento di merito richiamato in epigrafe, emesso in epoca successiva al 2 agosto 2017, la parte ricorrente ivi indicata ha proposto ricorso per cassazione.
2. Il Collegio osserva che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, perche' proposto avverso sentenza di a…

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