Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22608 del 9 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22608PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione di identità personale (art. 495 c.p.) si configura quando l'imputato, privo di documenti di identificazione, rende ai pubblici ufficiali, nel corso di un controllo, false dichiarazioni sulle proprie generalità, le quali, in assenza di altri mezzi di identificazione, rivestono carattere di attestazione preordinata a garantire al pubblico ufficiale le qualità personali dell'agente. Tale condotta si distingue dal meno grave reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio (art. 496 c.p.), in quanto la falsa attestazione di cui all'art. 495 c.p. è rivolta esclusivamente a pubblici ufficiali e non anche a incaricati di pubblico servizio. Inoltre, il giudizio prognostico negativo sulla capacità a delinquere dell'imputato, desunto dalla sua vita pregressa e dai precedenti penali, legittima il diniego delle sanzioni sostitutive della pena detentiva breve, in quanto fondato sull'accertamento della probabile inosservanza delle prescrizioni da parte del condannato, ai sensi dell'art. 58, comma 2, della L. n. 689/1981.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
lette la requisitoria e le conclusioni depositate in data 13/04/2022 dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MASTROBERARDINO Paola, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino, con la…

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