Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21599 del 20 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21599PEN

Massima

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Il diritto di proprietà di un terzo estraneo al procedimento penale non può essere leso dalla confisca disposta nei confronti dell'autore o del compartecipe al reato, in quanto solo il terzo proprietario ha la legittimazione a rivendicare la proprietà del bene mediante l'incidente di esecuzione, dimostrando l'effettiva lesione del suo diritto. Il ricorrente, in quanto privo di un interesse diretto e personale alla rimozione degli effetti della pronuncia, non ha la legittimazione a eccepire l'illegittimità della confisca per la supposta lesione del diritto di proprietà di un soggetto terzo, essendo tale legittimazione riservata esclusivamente al proprietario estraneo al processo. La mancanza di un interesse concreto ed attuale del ricorrente all'impugnazione determina l'inammissibilità del ricorso, comportando la condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria prevista, in assenza di ragioni di esonero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - rel. Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2219/2007 CORTE APPELLO di PALERMO, del 09/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglim…

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