Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8354 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:8354SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, ordina all'amministrazione soccombente di dare piena ed integrale esecuzione al giudicato formatosi sulla sentenza che ha condannato l'amministrazione al pagamento di somme di denaro, entro un termine perentorio, decorso il quale, in caso di perdurante inadempimento, nomina un commissario ad acta con il compito di provvedere al pagamento delle somme dovute. Tale pronuncia è fondata sul principio per cui l'amministrazione pubblica è tenuta al puntuale adempimento delle proprie obbligazioni derivanti da sentenze definitive, nel rispetto del principio di effettività della tutela giurisdizionale e del divieto di autotuotela. Il giudice amministrativo, infatti, riconosce che il mancato spontaneo adempimento della sentenza da parte dell'amministrazione soccombente integra un'ipotesi di inottemperanza, la quale legittima l'attivazione del giudizio di ottemperanza finalizzato a garantire l'esecuzione del giudicato. In tale contesto, il commissario ad acta rappresenta uno strumento di coercizione indiretta volto a superare l'inerzia dell'amministrazione e ad assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, in attuazione del principio costituzionale di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione. La nomina del commissario ad acta, pertanto, costituisce un rimedio eccezionale e residuale, giustificato dall'inadempimento dell'amministrazione, al fine di garantire il rispetto del giudicato e l'effettività della tutela giurisdizionale. Inoltre, il giudice amministrativo, nel condannare l'amministrazione al pagamento delle spese del giudizio di ottemperanza, riconosce che tale condanna rappresenta una conseguenza necessaria dell'accertata inottemperanza, in quanto il mancato spontaneo adempimento del giudicato da parte dell'amministrazione soccombente determina un aggravio di spese a carico del creditore, il quale è costretto a ricorrere al giudizio di ottemperanza per ottenere l'esecuzione della sentenza.

Sentenza completa

N. 10385/2013
REG.RIC.

N. 08354/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10385/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10385 del 2013, proposto da:
avv. Dorodea Ciano, rappresentata e difesa da se stessa nonchè dall’avv. ((omissis)) presso il suo studio in Roma, via Rattazzi, 2/C;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministero p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso cui domicilia in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'ottemperanza

della sentenza n.9809/13 emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, Sezione seconda civile, in data 21 marzo 2013, dep. in Cancelleria il 23 aprile 2013, notificata in forma esecutiva al Ministero di Giustizia in data 2…

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