Il mancato avviso al difensore di fiducia della fissazione dell'udienza dibattimentale di secondo grado comporta la nullità insanabile dell'intero giudizio di appello, in quanto viola il diritto di difesa dell'imputato garantito dall'articolo 601, comma 5, del codice di procedura penale. Il giudice di legittimità, accertata tale violazione, è tenuto ad annullare la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello affinché proceda alla rinnovazione del giudizio di secondo grado, nel rispetto delle norme di rito. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a tutelare il diritto di difesa dell'imputato, quale corollario del giusto processo, garantendo la sua effettiva partecipazione al procedimento attraverso il proprio difensore di fiducia, il quale deve essere messo in condizione di esercitare pienamente le proprie prerogative. La mancata notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza al difensore nominato in sostituzione di quello precedente, infatti, pregiudica irrimediabilmente la possibilità per l'imputato di farsi rappresentare e assistere adeguatamente nel giudizio di appello, determinando la nullità insanabile dell'intero procedimento. Il principio enunciato dalla Corte di Cassazione si pone a tutela di un diritto fondamentale dell'imputato, trascendendo le peculiarità del caso concreto e trovando applicazione in tutti i casi analoghi in cui si verifichi la medesima violazione delle norme di rito.