Il canone demaniale marittimo è elemento essenziale della concessione di beni pubblici, assolvendo a una duplice funzione: corrispettiva del vantaggio scaturente dal diritto di uso esclusivo del bene demaniale e compensativa del nocumento patito dall'interesse pubblico soddisfatto dal non più consentito o limitato originario diritto di uso collettivo del bene medesimo. Nelle concessioni di cui all'art. 39, comma 2, cod. nav. e all'art. 37, comma 2, reg. esec. cod. nav., il canone di mero riconoscimento del carattere demaniale del bene concesso in uso è di entità economica particolarmente contenuta in quanto la finalità di beneficenza o di pubblico interesse perseguita dall'Autorità concedente diviene assorbente, unitaria ed escludente di qualsivoglia componente utilitaristica del concessionario. Tuttavia, l'assenza di lucro in senso soggettivo, quale requisito per l'applicazione del canone ricognitorio, non può ritenersi integrata quando il concessionario, pur esercitando un'attività di pubblico interesse, consegua proventi o utili, anche in modo indiretto e mediato, dall'impiego del bene demaniale, in ragione della strumentalità di quest'ultimo rispetto all'attività economica svolta.