Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36215 del 27 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36215PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere applicata anche disgiuntamente rispetto alle misure di prevenzione personale, prescindendo dal requisito della attuale pericolosità sociale del proposto al momento dell'adozione della misura, purché tale pericolosità sia accertata al momento dell'acquisto del bene oggetto della richiesta ablativa. La confisca di prevenzione può essere disposta sui beni di cui il proposto non sia in grado di giustificare la legittima provenienza e di cui sia titolare o abbia la disponibilità, che risultino avere un valore sproporzionato rispetto al reddito e all'attività economica svolta, ovvero sui beni derivanti da attività illecite ovvero costituenti reimpiego di attività illecite, senza distinzione sulla natura o matrice di tali attività, anche quando il proposto dichiari di averli acquistati con i proventi del reato di evasione fiscale. Il giudizio di prevenzione è autonomo rispetto al giudizio di merito, sicché l'acquisizione di una sentenza di condanna penale nel corso del procedimento di prevenzione non viola il principio del contraddittorio, purché tale sentenza non costituisca l'unico elemento a fondamento della valutazione di pericolosità sociale del proposto, essendo sufficiente il complessivo quadro indiziario già acquisito agli atti. Il proposto è legittimato a impugnare il decreto di confisca anche sui beni intestati a società o a terzi, qualora dimostri di averne la disponibilità di fatto, mentre i terzi intestatari sono legittimati a impugnare solo i beni a loro formalmente intestati. Il giudice della prevenzione non è incompatibile per il solo fatto di aver partecipato al collegio che ha emesso la sentenza di condanna penale del proposto, in quanto tale circostanza non incide sulla capacità del giudice e non determina la nullità del provvedimento, ma al più potrebbe dar luogo alla ricusazione del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti nell'interesse di:

1. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS), terzo interessato;

3. (OMISSIS), nata a (OMISSIS), terzo interessato;

4. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS), terzo interessato;

avverso il decreto emesso il 17/10/2013 dalla Corte di Appello di Bologna nel procedimento di prevenzione nei confronti di (OMISSIS);

esaminati gli atti, i ricorsi e il provvedimento impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere dott.…

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