Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22041 del 26 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22041PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La disciplina transitoria dettata dall'art. 10, comma 2, della legge n. 46 del 2006, che dispone l'inammissibilità dell'appello proposto contro una sentenza di proscioglimento prima dell'entrata in vigore della legge, si riferisce esclusivamente alle "sentenze di proscioglimento" nella loro accezione tecnica, vale a dire alle sentenze liberatorie pronunciate dal giudice chiamato a decidere sul merito, ossia le sentenze "di non doversi procedere e di assoluzione". Tale disposizione, avendo natura eccezionale in quanto deroga dal generale principio del tempus regit actum, deve essere interpretata restrittivamente e non è suscettibile di applicazione analogica alle sentenze di non luogo a procedere, le quali hanno natura e regime diversi rispetto alle sentenze di proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARESCA Mariafrancesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. GI. N. IL (OMESSO);

2) VE. FR. N. IL (OMESSO);

3) CA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/04/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAMPANATO GRAZIANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galasso Aurelio che ha concluso per annullamento co…

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