Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34527 del 23 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34527PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto personalmente dalla persona offesa nel procedimento penale è inammissibile, in quanto la facoltà di ricorrere personalmente è riconosciuta dalla legge esclusivamente all'imputato, in deroga alla regola generale della necessaria rappresentanza tecnica. La persona offesa, pur essendo parte processuale nel procedimento di archiviazione, non può sottoscrivere personalmente il ricorso per cassazione, poiché tale diritto non le è attribuito dalla legge, ma è riservato soltanto all'imputato. Ciò trova ragionevole giustificazione nella diversa natura degli interessi coinvolti nel processo penale rispetto a quelli dell'azione civile, ove è invece prevista la possibilità per il litigante di stare in giudizio personalmente. L'inammissibilità del ricorso proposto personalmente dalla persona offesa comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Fe. , quale persona offesa;

nel procedimento penale a carico di:

Pa. Ni. e altri;

avverso la ordinanza del 05/10/2010 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere Giovanni Conti;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore general…

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