Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Società Cooperativa Il Girasole avverso l'ordinanza di revoca dell'autorizzazione all'erogazione del servizio residenziale per minori, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Ufficio di Piano competente per la vigilanza e il controllo sull'attività di accoglienza di minori può legittimamente revocare l'autorizzazione precedentemente rilasciata, qualora accerti il venir meno dei requisiti necessari per l'esercizio di tale attività, in particolare in presenza di gravi irregolarità igienico-sanitarie, di scarsa collaborazione del personale, di mancata frequenza scolastica da parte dei minori ospitati e di un clima di tensione e conflittualità con il contesto circostante, tali da compromettere il superiore interesse dei minori coinvolti. In tali ipotesi, non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la revoca dell'autorizzazione rappresenta una conseguenza vincolata dell'accertamento delle gravi carenze riscontrate, senza possibilità di sanatoria entro un breve termine. Pertanto, l'Ufficio di Piano è competente ad adottare il provvedimento di revoca, senza che sia necessario il ricorso all'intervento del Sindaco attraverso ordinanze contingibili e urgenti. La valutazione dell'Amministrazione, fondata su verbali redatti da pubblici ufficiali, non può essere superata dalle mere deduzioni difensive della parte interessata, ove queste non siano in grado di confutare in modo convincente i presupposti posti a base della revoca.