Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33608 del 10 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33608PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri e dei mezzi a lui affidati per ragioni di ufficio, realizza artifici e raggiri al fine di appropriarsi indebitamente di denaro pubblico, commette il reato di truffa aggravata continuata in danno dell'ente pubblico di appartenenza. Tale condotta è sanzionata penalmente in quanto lede il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, nonché la corretta gestione e destinazione delle risorse pubbliche. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, deve considerare l'intero compendio probatorio, costituito dalla documentazione contabile, dagli accertamenti di polizia giudiziaria e dalle testimonianze qualificate, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori elementi di prova, come consulenze di parte, ove questi non risultino decisivi ai fini della decisione. Parimenti, le dichiarazioni di testi che ammettono il pagamento in contanti non possono essere ritenute indizi di reità a carico dell'imputato, in assenza di prova di un accordo con lo stesso o della consapevolezza della sua attività truffaldina. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dai giudici di merito, i quali hanno il compito di accertare la responsabilità penale sulla base di un'approfondita disamina del materiale probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Danie - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 19/12/2019 dalla Corte di Appello di Milano;
Comune di Marcallo con Casone, PARTE CIVILE;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso, trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Luigi Agostinacchio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Tocci Stefano, che …

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