Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12957 del 6 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12957PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La gravità indiziaria a sostegno di una misura cautelare personale, quale la custodia in carcere, deve essere valutata dal giudice sulla base di riscontri individualizzanti specifici che confermino in modo univoco la partecipazione dell'indagato all'associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, non essendo sufficienti le sole intercettazioni telefoniche o le dichiarazioni dei coimputati, le quali devono essere valutate unitamente ad altri elementi di prova che ne confermino l'attendibilità. Il giudice non può fondare il proprio convincimento sulla mera "droga parlata" o su riscontri non specifici per il singolo indagato, dovendosi invece accertare in modo rigoroso la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Il rispetto di tali principi è essenziale ai fini della legittimità della misura cautelare disposta, in ossequio alle garanzie costituzionali e convenzionali a tutela della libertà personale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 08-10-2020 del tribunale della liberta' di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso che e' stato trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione del Consigliere DI NICOLA Vito;
Letta la requisitoria del Procuratore Generale che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per la cassazione dell'ordinanza indicat…

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