Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1448 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:1448SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del rinnovo dell'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico, adottato in seguito a parere negativo della competente Soprintendenza, è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora la struttura oggetto del provvedimento impugnato sia stata successivamente rimossa. In tali casi, il giudice amministrativo, in ossequio al principio dispositivo, non può pronunciarsi nel merito della controversia, ma è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Le spese di lite possono essere compensate, anche in ragione della chiusura in rito della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, a seguito della rimozione della struttura oggetto del provvedimento impugnato, comporta l'improcedibilità del ricorso, non potendo il giudice amministrativo pronunciarsi nel merito. Ciò in applicazione del principio dispositivo, che impone al giudice di conformarsi alla volontà delle parti. La compensazione delle spese di lite risulta giustificata dalla chiusura in rito della controversia. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/05/2022

N. 01448/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00956/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 956 del 2019, proposto da
Società Olio 18 S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Aldo Starace, Antonio Donnarumma, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Salerno, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Aniello Di Mauro e Alessandra Barone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero per i Beni e Le Attività Culturali, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale di Sale…

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