Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17218 del 17 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17218PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. può essere integrato anche sulla base di elementi indiziari, come dichiarazioni di terzi captate inconsapevolmente, che dimostrino l'effettiva appartenenza dell'indagato al sodalizio criminale, senza necessità di ulteriori riscontri, purché tali elementi siano valutati dal giudice in modo logico e coerente, alla luce di un quadro indiziario complessivo. In particolare, la dichiarazione di un soggetto che affermi l'appartenenza di un altro individuo all'associazione mafiosa costituisce grave indizio di colpevolezza, in quanto espressione di una conoscenza diretta e genuina della realtà criminale, non finalizzata a collaborare con l'autorità. Inoltre, la frequentazione assidua di luoghi e soggetti riconducibili all'associazione, nonché l'attivo contributo fornito dal singolo indagato alle attività del sodalizio, come la distruzione di una telecamera installata dagli inquirenti, possono integrare ulteriori elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, idonei a giustificare l'applicazione di una misura cautelare per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. La valutazione complessiva di tali elementi, effettuata in modo logico e coerente dal giudice di merito, non è sindacabile in sede di legittimità, se non in presenza di vizi della motivazione, quali manifesta illogicità, contraddittorietà o errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/5/2017 del Tribunale della Liberta' Reggio Calabria;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Assunta Cocomello;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. Giovanni Di Leo che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) del foro di Reggio Calabria che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Reggio Calabr…

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