Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3678 del 25 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3678PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si realizza con l'adesione dell'interessato all'organizzazione, accompagnata da una condotta attiva che può assumere modalità diverse e atteggiamenti differenziati, dalla partecipazione all'esecuzione dei reati-scopo dell'associazione criminale, allo svolgimento di ruoli interni, fino alla semplice "messa a disposizione" che si concreta in un "prendere parte" al fenomeno associativo, rafforzandone l'organizzazione. Ai fini dell'integrazione della condotta di partecipazione, non è essenziale l'investitura formale o la commissione di reati-fine funzionali agli interessi dell'associazione, rilevando piuttosto la stabile ed organica compenetrazione del soggetto rispetto al tessuto organizzativo del sodalizio, da valutarsi alla stregua di una lettura non atomistica ma unitaria degli elementi rivelatori di un suo ruolo dinamico all'interno dello stesso, che emergono anche da significativi "facta concludentia". Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, può legittimamente fare riferimento a precedenti pronunce giudiziarie passate in giudicato, alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e al contenuto di intercettazioni, senza che la mera contestazione generica di tali elementi probatori da parte della difesa possa dar luogo a censure in sede di legittimità, ove la motivazione del provvedimento impugnato non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO U - rel. Consigliere

Dott. FILIPPELLI Stefan - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/08/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. UGO DE CRESCIENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG, Dott. CARDIA DELIA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore;
L'avvocato (OMISSIS), dopo lungo dibattito, insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), indagato per la violazione dell'articolo 416 bis c.p., ricorre …

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