Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12747 del 2 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12747PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente pone in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, anche in assenza della specifica finalità di uccidere, essendo sufficiente il dolo diretto rappresentato dalla cosciente volontà di porre in essere una condotta che, secondo le regole di comune esperienza, abbia un alto grado di probabilità di provocare l'evento morte. La valutazione dell'idoneità degli atti deve essere effettuata secondo il criterio della prognosi postuma a base parziale, ipotizzando se, al momento della condotta, fosse probabile il verificarsi dell'evento morte, sulla base delle circostanze conosciute o conoscibili dall'agente. Il dolo di tentato omicidio può essere desunto anche indirettamente da elementi esterni, come la reiterazione di colpi, specie se diretti verso parti vitali del corpo. La mancata realizzazione dell'evento morte per cause indipendenti dalla volontà dell'agente non esclude la configurabilità del tentativo di omicidio, qualora l'azione sia stata idonea a cagionare la morte della vittima. La qualificazione del fatto come tentato omicidio non può essere esclusa dalla circostanza che l'azione delittuosa sia cessata prima che la vittima fosse definitivamente messa in pericolo di vita, atteso che in quel momento la soglia del tentativo era già stata superata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/6/2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITEN…

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