Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46841 del 13 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46841PEN

Massima

Il dolo di ricettazione può essere desunto anche da elementi indiretti, come il comportamento dell'imputato e la mancata o non attendibile indicazione della provenienza del bene ricevuto, i quali rivelano la consapevolezza della sua origine illecita e la volontà di occultamento, senza che sia necessaria la conoscenza precisa e completa delle circostanze del reato presupposto. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, dovuta alla mancanza dei requisiti prescritti o alla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato, in quanto non si forma un valido rapporto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IANNELLI Enzo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco M. - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza della corte di appello di Napoli del 23 settembre 2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. DI MARZIO Fabrizio;

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, sull'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza oggi impugnata la corte di appello di Napoli ha confermato la decisione di pr…

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