Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 924 del 2014

ECLI:IT:TARVEN:2014:924SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004, successivamente all'impugnazione di un ordine di demolizione di opere edilizie abusive ai sensi dell'art. 34 del D.P.R. 380/2001, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente e, conseguentemente, l'improcedibilità del ricorso originario. Ciò in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dall'istanza di sanatoria, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento di accoglimento o di rigetto che vale comunque a rendere inefficace il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'originario ricorso. Tale principio, affermato dalla consolidata giurisprudenza amministrativa, trova applicazione anche nel caso in cui il provvedimento di diniego della compatibilità paesaggistica sia stato successivamente impugnato con separati ricorsi, in quanto la pendenza di tali ulteriori giudizi non fa venir meno la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente rispetto all'originario provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

N. 01967/2005
REG.RIC.

N. 00924/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01967/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1967 del 2005, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Busetto Ivo, rappresentato e difeso dagli avv. Rossana Volpe, Laura Baratta, con domicilio eletto presso lo stesso Avv. Rossana Volpe in Venezia-Mestre, via Teatro Vecchio, 11;

contro

Comune di Venezia - (Ve), rappresentato e difeso dagli avv. Giulio Gidoni, Maddalena Morino, Maurizio Ballarin, con domicilio eletto presso lo stesso Avv. Giulio Gidoni in Venezia, Avv.Ra Civica - San Marco 4091;

per l'annullamento,

dell’ordinanza di demolizione e rimessa in pristino delle opere edilizie abusive ai sensi dell’art. 34 del Dpr 380/20…

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