Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48167 del 3 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48167PEN

Massima

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Il mancato riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione in caso di omicidio volontario è legittimo quando non risulta provato il fatto ingiusto altrui e lo stato d'ira, in quanto le circostanze attenuanti operano su base oggettiva e non possono essere riconosciute sulla base della mera convinzione soggettiva dell'aggressore circa la responsabilità della vittima per un fatto pregresso, in assenza di riscontri fattuali. Inoltre, la condotta difensiva della vittima durante l'aggressione non può assumere rilievo ai fini dell'attenuante, ove sia accertato che l'iniziativa dell'azione violenta sia stata assunta dall'imputato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento della provocazione, deve effettuare un accertamento obiettivo della sussistenza degli elementi costitutivi della circostanza, senza poter fare riferimento alla mera convinzione soggettiva dell'aggressore circa la responsabilità della vittima per fatti pregressi, non supportata da riscontri probatori. La motivazione del diniego della circostanza attenuante, fondata su tali principi, è immune da vizi logici e giuridici, e non è sindacabile in sede di legittimità, se non per travisamento dei fatti o illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angelo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaell - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 29/2011 CORTE ASSISE APPELLO di TORINO, del 15/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza emessa in data 15 giugno 2012 la Corte d'Assise d'Appello di To…

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