Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15554 del 24 aprile 2002

ECLI:IT:CASS:2002:15554PEN

Massima

Il reato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di autovetture rubate può essere configurato anche sulla base di gravi indizi di colpevolezza desumibili da intercettazioni telefoniche e dal rinvenimento di veicoli con dati identificativi alterati, i quali dimostrino la partecipazione dell'indagato alla complessa organizzazione criminale dedita a tali attività illecite, senza che sia necessario il coinvolgimento dell'indagato in tutti gli episodi specifici contestati, essendo sufficiente l'accertamento del suo ruolo all'interno dell'associazione e della sua concreta pericolosità sociale, tale da giustificare l'applicazione di misure cautelari anche in assenza di pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, in considerazione della complessità e della struttura organizzativa del sodalizio criminale.

Sentenza completa

F. G. è stato sottoposto a custodia cautelare in ordine al delitto di associazione per delinquere e a due episodi di ricettazione.
Secondo l'accusa tra il '99 e il 2000 nell'area catanese aveva operato una associazione criminale che acquistava nel nord Italia autovetture sinistrate e quindi "ripuliva", con i dati identificativi di queste, altre autovetture rubate che venivano poste in commercio.
Il F. avrebbe fatto parte di tale consorteria. I gravi indizi sarebbero emersi da una serie di intercettazioni telefoniche e dal rinvenimento di alcune autovetture con i dati alterati.
Il F. proponeva istanza di riesame, ma il Tribunale di Catania confermava l'ordinanza del GIP. Il provvedimento ora impugnato dinanzi a questa Suprema Corte descrive dettagliatamente gli indizi di colpevolezza ritenuti gravi e afferma la sussistenza delle esigenze cautelari, perché, attesa la natura e la complessità della associazione dedita al riciclaggio, apparirebbe p…

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