Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6110 del 16 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:6110PEN

Massima

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Il divieto di fungibilità della custodia cautelare e delle pene espiate senza titolo, ai fini dell'esecuzione della pena inflitta per un reato permanente, opera indipendentemente dalla data di consumazione del reato per il quale è stata sofferta la detenzione in custodia cautelare e per espiazione pena, essendo rilevante solo la preclusione del "credito di pena" per altre vicende esecutive precedenti alla cessazione della permanenza del reato. La giurisprudenza di legittimità ha infatti chiarito che, ai fini dell'applicazione del suddetto sbarramento previsto dall'art. 657, comma 4, c.p.p., non rileva la data di consumazione del reato per il quale è stata sofferta la detenzione in custodia cautelare e per espiazione pena e di cui si invoca la fungibilità, neppure quando essa sia successiva all'inizio della permanenza del reato la cui pena va eseguita, dovendo a tal riguardo considerarsi solo la preclusione del "credito di pena" per altre vicende esecutive precedenti alla cessazione della permanenza. Pertanto, il divieto di fungibilità opera anche quando il periodo di custodia cautelare è stato sofferto per un reato diverso da quello permanente la cui pena deve essere eseguita, purché tale periodo sia precedente alla cessazione della permanenza di quest'ultimo reato. In tali casi, non assume alcun rilievo l'accertamento circa l'inizio della permanenza del reato per il quale è stata inflitta la condanna da eseguire.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/04/2020 del GIP TRIBUNALE di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare il ricorso inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, con l'ordinanza indicata in epigrafe, rigettava l'incidente di esecuzione propos…

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