Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28001 del 15 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:28001PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di chi, pur non avendo il possesso materiale di sostanze stupefacenti, si rende comunque partecipe del reato di detenzione e spaccio attraverso azioni di agevolazione e collaborazione, come il ricevere il denaro della cessione e il consegnare la chiave del luogo di custodia della droga, integra il reato di concorso nel reato di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990, non essendo sufficiente a escludere la sua responsabilità penale il mancato maneggio personale dello stupefacente. In tali casi, il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche, ritenendo che la condotta del concorrente sia espressione di un intento di mero lucro, incompatibile con il riconoscimento di una minore colpevolezza, anche in presenza di elementi favorevoli come l'incensuratezza e l'espletamento di un'attività lavorativa. La motivazione della sentenza, che abbia adeguatamente valorizzato tali elementi, non è manifestamente illogica o apparente, e la riduzione della pena rispetto a quella ritenuta di "giustizia" non è in contraddizione con il diniego delle attenuanti, essendo possibile una ulteriore diminuzione per specifiche ragioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. MA. , N. IL (OMESSO);

2) FA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6699/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 29/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. Gianzi, per …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.