Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12841 del 30 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12841PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circonvenzione di incapaci si configura quando una persona, approfittando dello stato di debolezza fisica o psichica della vittima, tale da comprometterne il potere di critica e di autodeterminazione, si avvantaggia indebitamente a suo esclusivo vantaggio, sfruttando consapevolmente tale condizione di fragilità. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che l'agente abbia determinato lo stato di incapacità della vittima, essendo sufficiente che egli si sia consapevolmente avvalso di tale situazione di debolezza per ottenere vantaggi patrimoniali. Il giudice di merito, nel valutare la prova dello stato di circonvenibilità, deve considerare tutti gli elementi oggettivi e soggettivi emersi dal complesso del materiale probatorio, senza che sia necessario disporre una perizia medica sulla vittima, qualora le risultanze acquisite appaiano già esaustive a tal fine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO A. - Presidente

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. VERGA - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI D.M. R.M. - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 855/2013 CORTE APPELLO di TORINO, del 07/01/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BILLITTERI Luigi che ha concluso per il rigetto del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con sentenza in data 3 gennaio 2014 la corte d'appello di Torino in parziale riforma della sentenza del locale Tribunale che…

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