Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11157 del 23 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11157PEN

Massima

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Il delitto di detenzione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici (art. 615-quater c.p.) è assorbito nel più grave reato di accesso abusivo a sistema informatico (art. 615-ter c.p.), quando le condotte siano realizzate in stretta correlazione temporale e a danno della medesima persona offesa, in quanto il primo costituisce il necessario antefatto del secondo, essendo preordinato alla realizzazione di quest'ultimo e trovandosi in rapporto di connessione strumentale. Pertanto, il delitto di cui all'art. 615-quater c.p. non può concorrere con quello di cui all'art. 615-ter c.p., in quanto quest'ultimo, oltre a essere procedibile, risulta integrato nel medesimo contesto spazio-temporale in cui sia stato perpetrato l'antefatto e in danno della stessa persona offesa. Il rapporto di progressione criminosa che avvince le due fattispecie, ove realizzate in stretta correlazione temporale e a danno della stessa persona offesa, dà ragione dell'assorbimento del delitto di cui all'art. 615-quater c.p. nella fattispecie più grave di cui all'art. 615-ter c.p., in quanto il primo è destinato a reprimere condotte prodromiche alla possibile realizzazione del secondo, essendo pericolose per il bene giuridico tutelato da quest'ultimo, che necessariamente le presuppone e ricomprende sotto un profilo naturalistico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE SANTIS A. - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa dalla Corte di Appello di Firenze in data 28/2/2020;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso; udita la relazione del Cons. DE SANTIS ((omissis));
letta la requisitoria del P.G., Dott. PEDICINI Ettore, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata sentenza la Corte d'Appello di Firenze riformava parzialmente la decisione del Gup del locale Tribunale in data 11/10/…

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