Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32464 del 30 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32464PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, deve limitarsi a verificare l'esistenza di un apparato argomentativo logico e coerente, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui disamina è riservata in via esclusiva al giudice di merito. L'illogicità della motivazione censurabile in sede di legittimità è quella di spessore tale da risultare percepibile "ictu oculi", essendo preclusa al giudice di legittimità una rivalutazione delle risultanze processuali che non si ponga in contrasto con l'iter logico-giuridico seguito dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione che prospetti una diversa lettura degli elementi di fatto, senza denunciare vizi logici o giuridici evidenti nella motivazione, è inammissibile, in quanto esula dai poteri di cognizione della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - rel. Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

2) CA. AL. , N. IL (OMESSO);

3) ST. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2636/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 06/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricors…

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