Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20174 del 10 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20174PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di marchio, di cui all'art. 474 c.p., tutela la fede pubblica intesa come affidamento della collettività nei marchi e nei segni distintivi, a protezione non solo del singolo consumatore occasionale, ma anche della generalità dei possibili destinatari dei prodotti e delle imprese titolari dei marchi, che hanno interesse a mantenere la certezza sulla funzione del segno distintivo come elemento di garanzia di particolare qualità e originalità della propria produzione. La norma punisce non solo l'alterazione di un marchio originario attraverso l'introduzione di varianti, ma anche la contraffazione intesa come falsificazione, ossia la formazione di una copia di un marchio originario, condotta che, oltre a ledere il principio di affidamento del singolo consumatore sulla bontà e qualità del prodotto, finisce con il danneggiare l'immagine del produttore che faccia uso di quel marchio, poiché attraverso la sua contraffazione, questo viene svilito nella sua funzione, incidendo anche sull'affidabilità del prodotto e del produttore. Pertanto, per la configurazione del delitto di contraffazione di marchio non è necessaria la realizzazione dell'inganno, né ricorre l'ipotesi del reato impossibile qualora la grossolanità della contraffazione e le condizioni di vendita siano tali da escludere la possibilità che gli acquirenti siano tratti in inganno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1211/2009 CORTE APPELLO di MESSINA, del 02/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS), tramite il difensore, ricorre per Cassazione avverso la sentenza 2.7.2…

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