La responsabilità penale per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravato dalla transnazionalità del gruppo criminale organizzato sussiste anche quando l'imputato abbia ammesso la propria responsabilità e collaborato con l'autorità giudiziaria, purché risulti provato che egli fosse consapevole di far parte di un'organizzazione operante in più Stati e avesse contribuito al delitto commesso dal gruppo criminale transnazionale. L'aggravante della transnazionalità può essere riconosciuta sulla base di elementi indiziari, quali il fatto che i migranti abbiano avuto contatti con persone diverse in diversi Paesi durante il viaggio, abbiano pagato le somme concordate prima della partenza e provengano da Paesi diversi, nonché la circostanza che gli "scafisti" fossero due, prevedendosi un'alternanza alla guida, a dimostrazione di un'organizzazione complessa ed efficiente operante in più Stati. La concessione delle attenuanti generiche non è incompatibile con il riconoscimento dell'aggravante, in quanto l'atteggiamento collaborativo dell'imputato può essere valorizzato solo entro i limiti di quanto effettivamente emerso, senza che ciò comporti l'automatica esclusione di altre circostanze aggravanti.