Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30667 del 22 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:30667PEN

Massima

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Il falso attestato nella domanda di concessione in sanatoria, circa l'esistenza di opere edilizie non realizzate, integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico, a prescindere dalla natura giuridica dell'atto concessorio, essendo sufficiente l'accertamento della non corrispondenza al vero di quanto dichiarato dai soggetti responsabili. Il dolo del reato è ravvisabile nella consapevolezza e volontà di attestare il falso, senza che sia necessario dimostrare ulteriori finalità illecite. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, fondata sulla genericità dei motivi, non preclude il controllo di legittimità sulla correttezza della pronuncia, la quale deve essere adeguatamente motivata in relazione agli elementi costitutivi del reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefan - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. AN., N. IL (OMESSO);

2) SA. EN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/10/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. M. Fraticelli che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore Avv. DEL FAVERO L..…

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