Il diritto di partecipazione al procedimento amministrativo, quale espressione dei principi di democraticità, buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, impone all'Amministrazione l'obbligo di comunicare l'avvio del procedimento e consentire agli interessati di presentare memorie e documenti, che devono essere valutati prima dell'adozione del provvedimento finale. La violazione di tali diritti partecipativi determina l'annullamento del provvedimento, anche quando adottato nell'esercizio di un potere discrezionale, in quanto la mancata partecipazione degli interessati può aver inciso sul contenuto finale dell'atto, privando l'Amministrazione della possibilità di acquisire elementi utili a una più adeguata ponderazione degli interessi in gioco, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità. L'Amministrazione non può adottare provvedimenti "a sorpresa" che incidono direttamente sulla sfera giuridica dei destinatari, senza averli preventivamente coinvolti nel procedimento, essendo tale partecipazione funzionale non solo alla tutela degli interessi dei privati, ma anche all'attuazione del buon andamento e dell'imparzialità dell'azione amministrativa, nonché all'esercizio del sindacato giurisdizionale.