Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46496 del 20 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46496PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, fondato sull'interesse pubblico all'informazione e al controllo democratico sugli esponenti politici e pubblici amministratori, consente l'utilizzo di espressioni anche aspre e polemiche, purché siano adeguate e funzionali all'opinione o alla protesta, in correlazione con gli interessi e i valori che si ritengono compromessi. Anche l'uso di termini oggettivamente offensivi può rientrare nell'esercizio legittimo del diritto di critica, se contestualizzato in un dibattito su questioni di interesse pubblico e non costituisca un'aggressione gratuita ed immotivata alla reputazione della persona. Pertanto, la valutazione della continenza delle espressioni utilizzate deve tenere conto del contesto in cui sono inserite, del linguaggio comune e della sensibilità sociale, nonché della posizione pubblica del soggetto destinatario della critica, per il quale sono ammissibili toni più incisivi e penetranti. Ciò purché il nucleo di verità del fatto commentato sia rispettato e le espressioni offensive, pur aspre, siano strettamente connesse all'attività politica del soggetto passivo, senza costituire un attacco gratuito alla sua persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2023 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SGUBBI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FERDINANDO LIGNOLA;
che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non costituisce reato;
lette le conclusioni del difensore di parte civile, avv. (OMISSIS), che ha chiesto d…

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