La mancata ottemperanza all'ordine di demolizione legittimamente impartito dalla pubblica amministrazione per opere abusivamente realizzate in zona vincolata comporta l'irrogazione della sanzione pecuniaria nella misura massima di euro 20.000,00, ai sensi dell'art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. n. 380/2001, a prescindere dalla consistenza e dall'entità dell'abuso edilizio. Ciò che viene sanzionato è l'inottemperanza all'ingiunzione di ripristino, non la realizzazione dell'abuso in sé considerato. L'ordine di demolizione è un provvedimento di natura vincolata, per il quale non è necessaria né una motivazione rafforzata, né la comunicazione di avvio del procedimento. La competenza per l'adozione di tali provvedimenti spetta al dirigente o al responsabile dell'ufficio comunale, in virtù della separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa negli enti locali. La valutazione della consistenza e della qualificazione degli abusi edilizi, oggetto di precedenti pronunce giurisdizionali, non può essere rimessa in discussione in sede di impugnazione della sanzione pecuniaria irrogata per la mancata ottemperanza all'ordine di demolizione.