Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47145 del 23 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:47145PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti si configura non solo sulla base della commissione di reati-fine, ma anche in considerazione dell'accordo tra i sodali, della struttura organizzativa e dell'affectio societatis, che possono permanere anche dopo la consumazione dei singoli delitti, determinando una presunzione relativa di attualità delle esigenze cautelari, superabile solo con la prova contraria di una recisione dei rapporti con il circuito criminale di riferimento, non desumibile dal solo decorso del tempo. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari in relazione a tale fattispecie delittuosa non si limita all'operatività dell'associazione o alla data degli ultimi reati-fine contestati, ma si estende anche alla possibile commissione di nuovi reati espressivi della medesima professionalità e del medesimo grado di inserimento nei circuiti criminali, sicché il tempo trascorso è solo uno degli elementi rilevanti, non sufficiente di per sé a far ritenere superata la presunzione relativa di attualità delle esigenze cautelari prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. Pertanto, la doppia presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., prevale sulla regola generale di cui all'art. 274 c.p.p., imponendo al ricorrente l'onere di allegare elementi probatori idonei a vincere tale presunzione, non desumibili dal solo decorso del tempo dalle condotte poste a fondamento della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierlu - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massim - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO F - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 23/05/2023 dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Fabrizio D'Arcangelo;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giuseppe Riccardi, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza il Tribunale di Catanzaro ha rigettato la rich…

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