Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15618 del 4 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:15618PEN

Massima

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La capacità di intendere e di volere, quale requisito essenziale dell'imputabilità penale, può essere parzialmente esclusa in presenza di una situazione patologica dell'imputato che ne riduca in modo apprezzabile, ma non totalmente, la capacità di rappresentarsi correttamente la realtà e di determinare e orientare diversamente le proprie condotte. In tali casi, pur in presenza di una riduzione della capacità di intendere e di volere, l'imputato conserva una sufficiente capacità di comprendere il disvalore morale e sociale dei propri atti e di contenere le proprie pulsioni, sicché non può ritenersi totalmente incapace di intendere e di volere ai sensi dell'art. 88 c.p. La valutazione della sussistenza e del grado della capacità di intendere e di volere deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un'attenta e analitica disamina della dinamica concreta dei fatti, delle modalità di realizzazione della condotta e delle caratteristiche soggettive dell'imputato, senza che possa essere inficiata da eventuali contraddizioni o ambiguità presenti nella relazione peritale, purché la motivazione risulti comunque logica e coerente nell'illustrare il percorso valutativo seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1514/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 29/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 12 novembre 2010 il gip del Tribunale di Modena ha condannato (OMIS…

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