Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26444 del 24 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26444PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nell'esercizio dei propri poteri di controllo sulla legittimità e sulla congruità della misura cautelare, è tenuto a verificare la sussistenza delle eccezionali esigenze cautelari che giustificano la deroga al divieto di rinnovazione della misura cautelare coercitiva, laddove questa sia stata dichiarata inefficace per mancata trasmissione degli atti. Tale verifica impone al giudice un obbligo di motivazione rafforzato, non potendo egli supplire con proprie argomentazioni all'assenza o all'insufficienza della motivazione fornita dal giudice che ha emesso l'ordinanza cautelare impugnata. Pertanto, il giudice del riesame, ove riscontri la carenza di una specifica e adeguata motivazione in ordine alle eccezionali esigenze cautelari, è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, senza poter integrare d'ufficio la motivazione lacunosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - rel. Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brescia;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 1 dicembre 2015 del Tribunale di Brescia - Sezione del Riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE MASI Oronzo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito …

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