Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12262 del 15 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:12262PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare le dichiarazioni della parte offesa in un procedimento per reati sessuali, deve effettuare un'indagine penetrante e rigorosa sulla credibilità soggettiva del dichiarante e sull'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di riscontri esterni, purché la motivazione dia conto in modo congruo e logico di tale valutazione. Le dichiarazioni della parte offesa, pur non equiparabili a quelle di un testimone estraneo, possono costituire da sole fonte di prova della responsabilità penale dell'imputato, in assenza di altri elementi di riscontro, in considerazione della peculiarità dei reati sessuali, in cui spesso l'accertamento dei fatti dipende dal contrasto tra le opposte versioni di imputato e parte offesa. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze probatorie, senza che il suo libero convincimento possa essere sindacato in sede di legittimità, se la motivazione è congrua e logica, anche in relazione alla valutazione di una perizia o di altre testimonianze, in quanto il giudice si pone come "peritus peritorum". La mancata rinnovazione dell'istruzione dibattimentale non costituisce vizio di motivazione, se il giudice ha comunque svolto un'adeguata valutazione delle prove acquisite, senza incorrere in illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4358/2011 CORTE APPELLO di TORINO, del 16/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Policastro A., che ha concluso per il rigetto (con esclusione della trasmissione allegato ai motivi aggiunti).

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 16 dicembre 2011 …

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