Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 52 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:52SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lettera c), del Codice del processo amministrativo. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente nel corso del giudizio amministrativo comporta l'improcedibilità del ricorso, in quanto il processo amministrativo è retto dal principio della domanda e della corrispondenza tra chiesto e pronunciato. Pertanto, una volta che la parte ricorrente abbia manifestato la cessazione del proprio interesse alla definizione della controversia, il giudice amministrativo non è tenuto a pronunciarsi nel merito, essendo venuto meno il presupposto processuale della sussistenza dell'interesse ad agire. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse è una pronuncia di rito che non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto dell'assenza di un interesse attuale e concreto della parte ricorrente alla definizione del giudizio. Tale pronuncia non implica alcuna valutazione nel merito delle questioni dedotte in giudizio, ma si fonda esclusivamente sulla verifica della permanenza dell'interesse processuale della parte ricorrente. Inoltre, la sentenza dispone la compensazione integrale delle spese di giudizio, in considerazione della peculiarità della fattispecie e della mancata definizione del merito della controversia.

Sentenza completa

N. 00331/2009
REG.RIC.

N. 00052/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00331/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 331 del 2009, proposto da:
((omissis)), legale rappresentante della società M.A.R. s.n.c., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Torino, via Nizza, 57;

contro

Comune di Carmagnola, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. prof. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Torino, via ((omissis)), 40;

per l'annullamento

dell'Ordinanza n. 67/2008 emessa dal Direttore di Ripartizione all'Assessorato Commercio-Artigianato-Polizia Amministrativa il 19.12.2008 e …

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