Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41353 del 6 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41353PEN

Massima

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L'omesso versamento dell'IVA dovuta in base alla dichiarazione annuale, per importi non superiori a euro 103.291,38 per ciascun periodo di imposta, non integra più il reato di cui all'art. 10-ter del d.lgs. n. 74/2000, a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale di tale disposizione da parte della Corte Costituzionale. Pertanto, in tali casi, il fatto non costituisce più reato e la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in applicazione dell'art. 129 c.p.p. La Corte di Cassazione, nel valutare il ricorso avverso la sentenza di condanna per il reato di omesso versamento IVA, ha rilevato che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 80 del 2014, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 10-ter del d.lgs. n. 74/2000, nella parte in cui puniva l'omesso versamento dell'IVA dovuta in base alla dichiarazione annuale, per importi non superiori a euro 103.291,38 per ciascun periodo di imposta. Essendo il caso in esame rientrante in tale fattispecie, la Corte ha ritenuto che il fatto contestato non costituisse più reato, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, in applicazione dell'art. 129 c.p.p. che impone l'assoluzione quando il fatto non sussiste. Tale principio di diritto si applica a tutti i casi analoghi, in cui l'omesso versamento IVA rientri nei limiti di importo dichiarati incostituzionali dalla Corte Costituzionale, indipendentemente dalle specifiche circostanze del caso concreto e senza necessità di ulteriori valutazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza del 01/10/2013 della Corte di appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DI NICOLA Vito;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di appello di Milano, con la sentenza in epigrafe, ha…

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