Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10973 del 14 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10973PEN

Massima

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Il delitto di lesioni personali, anche se comportanti una malattia di durata non superiore a venti giorni, è procedibile d'ufficio solo se ricorrono talune circostanze aggravanti tassativamente previste dalla legge, tra le quali non rientra il rapporto di stabile convivenza tra l'imputato e la persona offesa. In assenza di querela della persona offesa, il procedimento penale per il reato di lesioni personali non può essere esercitato, a prescindere dalla gravità delle lesioni e dalla sussistenza di eventuali precedenti penali dell'imputato per condotte analoghe. Il giudice, nel valutare la particolare tenuità del fatto ai fini dell'applicazione della relativa causa di non punibilità, deve tenere conto non solo della lieve entità del fatto, ma anche di tutti gli altri elementi soggettivi ed oggettivi che caratterizzano il reato, senza attribuire rilievo decisivo ai precedenti penali dell'imputato, i quali possono al più incidere sulla dosimetria della pena. Inoltre, la modifica dell'imputazione da lesioni semplici a lesioni aggravate, in ragione del rapporto di convivenza tra imputato e persona offesa, non è consentita quando il reato originariamente contestato era procedibile a querela e, per effetto di tale modifica, diventa procedibile d'ufficio, in quanto ciò comporterebbe una violazione del diritto di difesa dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. Scarl INI E.V.S. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MASTROBERARDINO PAOLA, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 6 maggio 2022, la Corte di appello di Messin…

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