Il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (artt. 477 e 482 c.p.) si prescrive nel termine di sei anni, prorogato a sette anni e sei mesi in ragione di plurimi atti interruttivi. Il decorso della prescrizione può essere sospeso per i periodi previsti dall'art. 83 del d.l. n. 18/2020, convertito in l. n. 27/2020, ossia per il tempo in cui i procedimenti penali sono rinviati ai sensi del comma 7, lettera g), dello stesso articolo, nonché per il periodo compreso tra il 9 marzo e l'11 maggio 2020, in applicazione dei commi 4 e 9 del medesimo art. 83. Tuttavia, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 140/2021, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del comma 9 dell'art. 83 d.l. n. 18/2020, nella parte in cui prevede la sospensione del corso della prescrizione per il tempo in cui i procedimenti penali sono rinviati ai sensi del comma 7, lettera g), e in ogni caso non oltre il 30 giugno 2020. Pertanto, il termine di prescrizione del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico deve essere calcolato tenendo conto esclusivamente dei periodi di sospensione legittimamente previsti, con la conseguenza che, ove il reato risulti prescritto prima della pronuncia della sentenza, il giudice è tenuto a dichiararne l'estinzione, senza poter procedere all'esame dei restanti motivi di impugnazione.