Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55883 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55883PEN

Massima

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Il mantenimento della misura cautelare della detenzione in carcere, nonostante l'esistenza di patologie gravi del detenuto, è consentito solo in presenza di esigenze cautelari di eccezionale gravità, desumibili da specifici elementi concreti che dimostrino un elevato pericolo per la collettività derivante dallo stato di libertà del soggetto. Ciò in quanto l'articolo 275, comma 4-bis, c.p.p. pone una presunzione in favore dell'incompatibilità tra lo stato di salute particolarmente grave del detenuto e il regime carcerario, presunzione che può essere superata soltanto quando ricorrano esigenze cautelari di natura eccezionale, tali da giustificare il sacrificio del diritto alla salute del soggetto. Il giudice, pertanto, è tenuto a compiere una valutazione particolarmente rigorosa e approfondita, sia in relazione alle condizioni di salute del detenuto, anche in una prospettiva dinamica, sia in ordine alla sussistenza di esigenze cautelari di eccezionale gravità, desumibili da elementi concreti e specifici, che dimostrino un elevato e concreto pericolo per la collettività derivante dallo stato di libertà dell'imputato, anche in presenza di reati risalenti nel tempo, senza che sia sufficiente il mero riferimento a una generica pericolosità sociale. Solo in tal modo può essere assicurato il corretto bilanciamento tra le esigenze cautelari e il diritto alla salute del detenuto, tutelato dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterin - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MAZZITELLI CATERINA;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. LIGNOLA FERDINANDO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. LIGNOLA Ferdinando, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

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