Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40725 del 14 dicembre 2006

ECLI:IT:CASS:2006:40725PEN

Massima

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Il reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.) sussiste anche quando la falsificazione è stata commessa all'estero, in assenza della condizione di procedibilità rappresentata dalla richiesta del Ministro della Giustizia ex art. 10 c.p., purché l'agente non abbia concorso nella falsità o il suo concorso non sia punibile. In tali casi, infatti, l'agente che abbia fatto uso dell'atto nello Stato risponde del reato di cui all'art. 489 c.p., in quanto la mancanza di punibilità della falsificazione commessa all'estero non esclude la configurabilità del reato di uso di atto falso, essendo sufficiente che l'agente non abbia concorso nella falsità o che il suo concorso non sia punibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

QUINTA SEZIONE PENALE

Composta dagli III.mi Sigg.:

Dott. CALABRESE RENATO LUIGI PRESIDENTE

1. Dott. NAPPI ANIELLO CONSIGLIERE

2. Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO "

3. Dott. DUBOLINO PIETRO "

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO

TRIBUNALE di TRIESTE

nei confronti di:

1) Ni.Il. N. IL (...)

avverso

SENTENZA del 27/05/2005

TRIBUNALE di TRIESTE

visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere DUBOLINO PIETRO

SENTITO IL Sost. Proc Gen. dott. G. Izzo, il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso

RILEVATO IN FATTO:

- che con l'impugnata sentenza il tribunale di Trieste dich…

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