Consiglio di Stato sentenza n. 3415 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:3415SENT

Massima

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La pubblica amministrazione non può divenire proprietaria di un suolo sulla base di un atto illecito, quale la realizzazione di un'opera pubblica in assenza di un valido titolo ablativo. In tali casi, in cui la procedura espropriativa non è stata tempestivamente conclusa con l'emanazione del decreto di esproprio, permane l'obbligo per l'amministrazione di restituire il bene al proprietario, previa rimessione in pristino stato e corresponsione del risarcimento per il periodo di occupazione illegittima. L'amministrazione può altresì, ricorrendone le condizioni, emettere un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42 bis del Testo Unico sull'Espropriazione, corrispondendo al privato il valore venale del bene, il risarcimento per il periodo di occupazione illegittima e le ulteriori poste risarcitorie previste dalla norma. Qualora non sia praticabile la restituzione del bene, l'amministrazione deve raggiungere un accordo con il privato per la cessione volontaria delle aree, determinando il prezzo di vendita con riferimento ai parametri di cui all'art. 42 bis del Testo Unico sull'Espropriazione. Il possesso continuativo e non violento dell'amministrazione, in assenza di un valido titolo ablativo, non è idoneo a integrare i presupposti per la dichiarazione di usucapione dell'area, la cui decorrenza del termine ventennale deve essere calcolata a partire dall'entrata in vigore del d.P.R. n. 327/2001.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/07/2016

N. 03415/2016REG.PROV.COLL.

N. 09400/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9400 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Monserrato N. 25;

contro

Comune di Bernalda, in persona del legale rappresentante in carica rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso A. Placidi in Roma, Via Cosseria, 2; Regione Basilicata;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis));

per la riforma della sentenza del T.A.R. della BASILICATA – Sede di POTENZA - SEZIONE I n. 00420/2014, resa tra le parti, concernente occupazione…

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