Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9401 del 4 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9401PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere per il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. opera non solo al momento dell'adozione del provvedimento genetico della misura, ma anche nelle successive vicende che attengono alla permanenza delle esigenze cautelari. Tale presunzione, di carattere assoluto, può essere superata solo dalla dimostrazione dell'inesistenza attuale e concreta di ogni pericolo di reiterazione del reato, non essendo sufficiente il mero affievolimento delle esigenze cautelari o il decorso del tempo dalla commissione del fatto. Anche in presenza di condizioni di salute precarie dei familiari dell'imputato, la misura della custodia cautelare in carcere resta l'unica idonea a neutralizzare il concreto ed attuale pericolo di reiterazione del reato, in considerazione del ruolo di rilievo rivestito dall'imputato all'interno dell'associazione mafiosa e della tendenziale continuità del legame associativo, che non risulta superato dalla sola detenzione. La valutazione delle esigenze cautelari e della loro persistenza rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo per violazione di legge o manifesta illogicità, senza che sia possibile una diversa ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. ALAMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS) rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano, in funzione di giudice del riesame, n. 1409/2014 in data 11.11.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inammissi…

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