Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6051 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:6051SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di vari manufatti realizzati presso un esercizio commerciale in assenza di permesso di costruire e in area soggetta a vincoli paesaggistici ed ambientali, afferma il seguente principio di diritto: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, in quanto atto dovuto e rigorosamente vincolato, non necessita di particolare motivazione, essendo sufficiente la compiuta descrizione delle opere abusive, la constatazione della loro esecuzione in assenza o difformità dal permesso di costruire e l'individuazione della norma applicata, come l'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001. La mancata indicazione del responsabile del procedimento o l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non costituiscono motivi di invalidità del provvedimento, in quanto tali adempimenti non sono necessari nei procedimenti di repressione degli illeciti edilizi, essendo essi tipizzati e caratterizzati dal compimento di meri accertamenti tecnici sulla consistenza e sul carattere abusivo delle opere realizzate, senza richiedere l'apporto partecipativo del destinatario. Inoltre, non è necessaria la precisa individuazione, attraverso l'indicazione dei confini e/o dei dati catastali, dei beni e dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, in quanto tale elemento afferisce all'eventuale successivo provvedimento di acquisizione. Infine, l'applicazione della sanzione pecuniaria di cui all'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 è subordinata all'eventuale inottemperanza all'ordine demolitorio, sicché la relativa doglianza risulta inammissibile per carenza di attuale interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/10/2022

N. 06051/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02473/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2473 del 2017, proposto da
GIUSEPPINA SORRENTINO, IRENE MOLARO e CIRO MOLARO, in qualità di eredi del defunto Sig. Gaetano Molaro, rappresentati e difesi dall’Avv. Gaetano Perillo, con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia del loro difensore;

contro

COMUNE DI SOMMA VESUVIANA, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Somma Vesuviana n. 24 del 24 gennaio 2017, recante l’ingiunzione di demolizione al Sig. Gaetano Molaro di vari manufatti realizzati presso l’esercizio commerciale “Tenuta San Sossio”, sito nel territorio comunale al…

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