Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15938 del 16 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15938PEN

Massima

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Il possesso di beni di interesse archeologico, artistico o storico, appartenenti a titolo originario al patrimonio dello Stato, è considerato illegittimo, salvo che il possessore non dimostri la legittimità del proprio acquisto in data anteriore all'entrata in vigore della Legge n. 364 del 1909. Tuttavia, l'onere della prova circa l'illegittimità del possesso non grava sul cittadino, ma sull'accusa, la quale può desumere tale illegittimità da elementi indiziari quali la tipologia dei beni, la loro correlazione con rinvenimenti noti, la condizione delle cose che denunci il loro recente rinvenimento, il loro accumulo, il loro occultamento e altre particolarità del caso concreto. Ove tali indizi siano presenti, l'omissione da parte del possessore di indicazioni sulla legittimità della provenienza può assumere rilievo ai fini del convincimento del giudice circa l'illegittimità del possesso, in ossequio ai principi costituzionali di cui agli artt. 42 e 24 Cost. Ciò in quanto il possesso di beni di interesse culturale, appartenenti originariamente allo Stato, deve ritenersi illegittimo, salvo che il possessore non dimostri la legittimità del proprio acquisto in epoca anteriore all'entrata in vigore della citata Legge n. 364 del 1909, essendo onere dell'accusa provare l'illegittimità del possesso sulla base di elementi indiziari, senza che possa essere imposto al cittadino l'onere di dimostrarne la legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SI. AN. BA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/02/2004 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CAMPANILE PIETRO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. - Con sentenza in data 12 febbraio 2004 la Cor…

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