Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38643 del 5 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38643PEN

Massima

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La determinazione della pena da parte del giudice di merito, quando congruamente motivata e non manifestamente illogica, rientra nel suo potere discrezionale e non è censurabile in sede di legittimità, anche quando la pena inflitta sia di poco superiore al minimo edittale. Il giudice, nel valutare la gravità oggettiva delle imputazioni e la presenza di precedenti penali specifici, può legittimamente individuare una pena base vicina al minimo edittale, senza che ciò richieda una specifica motivazione aggiuntiva. La scelta sanzionatoria del giudice di merito, se coerente con i criteri di cui all'art. 133 c.p., è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RE. Fa. , n. ad (OMESSO);

avverso la sentenza del 6/6/2007 della Corte di Appello di Torino;

- udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IZZO Fausto;

- sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. IANNELLI Mario, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

Osserva:

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 22/7/2003 il GIP del Tribunale di Torino condannava Re. …

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