Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 15549 del 9 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15549PEN

Massima

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Il reato di peculato, in quanto fattispecie prevista dagli articoli da 314 a 320 c.p., non rientra nell'ambito di applicazione della confisca per equivalente di cui all'art. 322-ter c.p., comma 1, che si limita al "prezzo" del reato e non si estende al "profitto" dello stesso. Pertanto, il giudice non può disporre la confisca per equivalente sui beni del reo per un valore corrispondente al profitto del peculato, in assenza di un espresso richiamo legislativo che estenda tale forma di confisca anche a tale delitto. L'interpretazione estensiva che ricomprende il profitto del peculato nella nozione di "prezzo" del reato contrasta con il principio di legalità e determinatezza della norma penale, non essendo consentito all'interprete ampliare l'ambito applicativo della confisca per equivalente oltre i limiti fissati dal legislatore. La scelta di escludere il profitto del peculato dalla confisca per equivalente rientra nella discrezionalità del legislatore e non può essere censurata sotto il profilo della legittimità costituzionale, né risulta in contrasto con norme pattizie internazionali, le quali si riferiscono a fattispecie diverse da quella del peculato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Lu. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Roma, in data 9 luglio 2008, che ha confermato il decreto di sequestro preventivo 20 maggio 2008 del G.I.P. presso lo stesso Tribunale, in relazione al contestato reato di peculato, in ordine alla appropriazione della somma di euro 4.420.879,70 di spettanza dell'INPDAP.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

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